lunedì 21 novembre 2011

TREBISACCE: NUOVE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE - Concesso un finanziamento di 500.000, 000 Euro dalla Sociatà Arcus


A cura di Stefano Carbone. Pubblicato in Martus Journal di Ottobre 2011
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Sono 7 anni che gli scavi hanno deciso di aprirsi ancor più alle comunità dell'Alto Jonio, per testimoniare concretamente le potenzialità del Parco archeologico come risorsa per un uso esteso del territorio, per una integrazione positiva tra archeologia, cultura e svago.
L'evento di quest'anno ha avuto anche una particolare importanza, perché viene a festeggiare l'imminente ripresa dei lavori per il completamento del parco archeologico, reso possibile da un finanziamento di 500.000€ concesso dalla società Arcus spa, unico attribuito alla Calabria per il 2010. I progetti sono quasi ultimati, e l'attesa è quella di ritrovarsi, tra un anno, con una struttura di Parco archeologico pronta per il grande salto verso l'apertura continuata, che diventi un motore della vita culturale e turistica trebisaccese e dell'Alto Jonio.
Inoltre, le continue scoperte, che saranno presto illustrate nella conferenza finale degli scavi, portano sempre nuovi reperti ed evidenze per la comprensione della nobile civiltà degli Enotri.
Gli scavi nell’antico sito di Broglio, presso Trebisacce, si sono arricchiti di nuove scoperte. Infatti, nell’area della struttura seminterrata è emersa un’ampia vasca di circa 5 metri per 2 ripetutamente e variamente rivestita nel tempo. La vasca ed i livelli circostanti sono stati datati dal direttore degli scavi, prof. Alessandro Vanzetti, al 1150-950 a.C. Dagli scavi sono emersi anche ulteriori pezzi dei cavallini in ceramica dipinta già ritrovati in precedenti scavi. Il ritrovamento dell’importante struttura rituale idrica conferma la lettura fatta dall’arch. Maurizio Silenzi sulla funzione templare dell’intero sito di Broglio. L’architetto romano infatti, nella sua conferenza tenuta il 26 marzo scorso nell’Aula Consiliare del Comune di Trebisacce, aveva, per la prima volta, interpretato il sito di Broglio come una zona templare dedicata alla divinità Dioniso (noto anche con l’epiteto di Bromios, da cui Broglio). C’è da augurarsi che la Soprintendenza archeologica ed il Comune di Trebisacce procedano anche alla ripresa degli scavi in località Chiusa (sulla vecchia 106), onde far emergere altri reperti (oltre all’impianto di chiusa idraulica già emerso) inerenti la supposta antica salina (anch’essa, insieme ad altre originali interpretazioni, indicata per la prima volta dall’architetto Silenzi nella sua conferenza). Giova anche ricordare che l’architetto, grazie alle sue ricerche e scoperte, aveva legato la fondazione di Trebisacce sul Bastione proprio all’esistenza della salina naturale e dell’antecedente pescoso bassofondo.

 

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