Giornico (Chiasso): chiesa di San Nicolaos
La
facciata, divisa in tre assi, presenta la tipica forma a capanna, con due alte
lesene, unite in alto da arcate cieche binate, che inquadrano il portale ed
archetti pensili che danno slancio all'edificio; il timpano presenta una bifora
e una finestra cruciforme. Sulla facciata, il portale centrale è impreziosito
da due leoni stilofori e da capitelli scolpiti. Ambedue i portali ovest e sud
hanno un architrave e archivolti graduati compresi in un arco cieco rialzato
che a sud sviluppa un'edicola aggettante. In basso, sempre sulla facciata,
trovano posto robuste sculture in pietra di forma zoomorfa e fantastica, tipici
del gusto ispirato dai bestiari medievali. Le decorazioni realizzate con conci
di pietra che disegnano gli archetti pensili, corrono lungo tutta la chiesa,
sulle pareti laterali e lungo l'abside semicircolare. Un secondo portale, che
si apre nella parete sud, presenta anch'esso interessanti elementi scultorei,
come le barbute teste virili ricavate nelle mensole decorative che sorreggono
l'architrave. Nell'angolo nord-est della navata il campanile pensile della
chiesa presenta, ai vari piani, la consueta successione di monofore nei primi
due piani e bifore in quelli superiori ed è coperto da tetto a padiglione.
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Giornico (Chiasso): facciata della chiesa di San Nicolaos |
. L'interno
della chiesa si presenta con un'unica navata, con soffitto del 1945 a capriate
scoperte, che conduce al presbiterio posto in posizione alquanto sopraelevata,
al quale si accede per mezzo di una settencentesca scala a due rampe (tracce
dell'originale non sono state reperite durante il restauro). Al centro delle
pareti laterali della navata sono visibili due semipilastri a sezione
rettangolare che forse un tempo sostenevano un'arcata divisoria tra lo spazio
dedicato ai fedeli e quello riservato ai monaci. L'aula presbiteriale ha forma
quadrata e termina con l'abside semicircolare che prende luce da due monofore.
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Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: catino absidale
Al di sotto del
presbiterio è subito visibile (stante una soluzione architettonica alquanto
inconsueta nelle chiese romaniche) l'elegante cripta; ad essa si accede
scendendo pochi gradini. È divisa in tre piccole navate mediante otto colonne e
semicolonne addossate con capitelli riccamente scolpiti, tutti diversi tra
loro, che ripropongono, nella varietà dei motivi vegetali, geometrici e
zoomorfi (leoni, lepri, capre,...): la suggestione del simbolismo medievale. Subito
dopo l'ingresso, a sinistra, è posta una preziosa vasca battesimale romanica
del XII secolo, proveniente dalla vicina chiesa parrocchiale di San Michele,
usata a lungo come fontana nel villaggio. Si tratta di una vasca di inconsueta
forma esagonale ricavata da un blocco unico di pietra, decorata con
bassorilievi con simboli legati al sacramento del battesimo. Essa presenta
colonnine variamente sagomate sugli spigoli e bassorilevi con animali simbolici
sui quattro lati, una croce astile e nove rosette. La chiesa è ornata al suo
interno da interessanti cicli di affreschi.
Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: capitello della cripta, XII sec.
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Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: capitello della cripta, XII sec.
Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: capitello della cripta, XII sec.
Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: la cripta, XII sec.
Sulla parete sinistra
della navata si trovano frammenti di dipinti romanici (XIII secolo(?) tra i
quali è ancora ben riconoscibile una Ultima Cena. Sulla parete sud: resti di
una teoria di Santi di cui rimangono solo le figure di un monaco e di un Santo
vescovo, e un San Cristoforo. L'abside è interamente ricoperta da affreschi
tardogotici datati (1478) e firmati da Nicolao da Seregno, artista soprattutto
attivo nel Canton Ticino, che si attarda su un linguaggio pittorico ancora di
gusto marcatamente gotico. Gli affreschi in questione hanno ritrovato piena
leggibilità dopo un accurato restauro che ne ha restituito la brillantezza dei
colori. Iniziando dal catino absidale, troviamo il Cristo in maestà posto in
una mandorla di luce ed attorniato dai simboli degli Evangelisti in Tetramorfo.
Nella fascia inferiore troviamo la raffigurazione di una serie di Santi che
dovevano essere particolarmente cari alla religiosità popolare. Da sinistra
verso destra sono riconoscibili San Gottardo di Hildesheim Vescovo, San
Vittore, San Pietro apostolo (ritratto come primo pontefice), San Nicola di
Bari (con a fianco i tre bambini posti nella tinozza sulla quale il Santo compì
il suo celebre miracolo); troviamo poi, dopo la monofora centrale, una
Crocifissione con la Madonna e San Giovanni, e poi ancora, dopo una seconda
monofora, le figure di Santa Margherita e Santa Maria Maddalena. Colpisce
l'attenzione, sopra la monofora centrale, un'inconsueta raffigurazione della
Trinità. Si tratta dell'immagine iconografica del vultus trifrons o Trivultus
(che si presenta come figura con tre teste e quattro soli occhi), immagine che
fu in seguito - per la sua natura mostruosa - proibita dalla Chiesa. Ai lati
del coro troviamo altri affreschi eseguiti anch'essi da Nicolao da Seregno: una
Natività sull'altare, un Santo Vescovo (verosimilmente San Nicola di Bari), una
elegante Madonna in trono, e l'Agnello di Dio sulla volta del coro.
Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: affresco del catino absidale, XIII secolo. Teoria di Santi (da destra a sinistra, San Pietro, San Paolo, San Nicola).
Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: affresco del catino absidale, XIII secolo. Part. affresco di San Nicola.
Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: affresco del catino absidale, XIII secolo. Santa Margherita e Santa Maddalena.
Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: leone del portale, XII secolo.
Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: parete esterna occidentale, vitello, XII secolo.
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