Sulle misteriosi origini dei Vichinghi
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITA’ DI HELSINKI
E QUELLA DI FOGGIA
Prima campagna di scavi archeologici condotta da
un’equipe italiana a Oulu,
nella Finlandia del Nord
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A cura di:
Angelo Martucci - Emanuele Petrone
Finlandia, Oulu: pittura rupestre, IX-VII millennio a.C.
Dal
punto di vista archeologico, la Finlandia è la meno esplorata e la meno
conosciuta al mondo, eppure è la terra del leggendari Vichinghi, che con le loro
piccole, ma velocissime imbarcazioni furono i primi a circumnavigare l’intero
globo. Tuttavia, poco o nulla si sa dei primi insediamenti umani che dettero i
natali a questo popolo fiero e bellicoso, questo a causa di due fattori
principali: il clima proibitivo in alcuni periodi dell’anno e la quasi assenza
di discipline accademiche con indirizzo archeologico. E’ l’Università di
Helsinki una delle poche ad avere un dipartimento di Storia ed Archeologia
(mutuante dalla Facoltà di Lettere), di recentissima fondazione, ma, che al
momento non vanta di un vero e proprio staff di archeologici, per questo motivo
ha stipulato un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Lettere e Beni
Culturali dell’Università di Foggia, che a sua volta ha istituito il corso di
laurea in Archeologia dei Norreni.
Questo
è il punto di partenza per una serie di ricerche archeologiche in un Paese
ancora vergine e quasi sconosciuto ed è per questo motivo che lo staff di
ricercatori e studenti che a breve si trasferiranno in Finlandia potranno
essere considerati dei veri e propri pionieri di un nuovo ramo della ricerca
archeologica “l’archeologia dei Norreni” in uno Stato del Nord Europa.
I
pochi dati messi a disposizione dall’Università di Helsinki ci dicono che le
prime tracce di antropizzazione dell’area Nord dell’attuale Finlandia risalgono
al 4200 a.C. identificabili con la cultura “Kunda” e successivamente con la
cultura “Narva”, i cui tratti somatici appartengono al ceppo mongolico. E qui
la prima incongruenza: nelle vicinanze del centro abitato di Oulu è stata
rinvenuta una rete da pesca datata all’8000 a.C.
Chi
abitava, dunque in quei posti prima dell’arrivo del ceppo mongolico? E perché
del ceppo mongolico nell’area non è rimasto nessun insediamento? (bisogna
andare in Lapponia per trovare attualmente questo ceppo etnico). A chi
apparteneva quella rete da pesca risalente all’8000 a.C.?
Con
molta probabilità ad un popolo antichissimo del posto, sopravvissuto all’ultima
glaciazione, come ci suggeriscono alcune pitture rupestri scoperte recentemente
nei pressi di Oulu, databili tra l’8000 e il 6000 a.C.
Due
elementi fondamentali per identificare questa cultura denominata Soumusjarvi, e
furono proprio loro a respingere le genti del ceppo mongolico proveniente dalla
Lettonia verso Nord. Inizialmente, questo popolo viveva principalmente di
caccia, ma ben presto iniziarono ad apprendere il mestiere del raccogliere, del
coltivare e dell’organizzarsi in gruppi sempre più numerosi dando inizio alle
razzie ed alle scorrerie verso sud.
Le
nuovissime ricerche archeologiche ci hanno fatto azzardare un nuovo termine
(suggerito da Beda il Venerabile, monaco inglese vissuto tra il VII e l’VIII
sec. d.C.) per identificare questi guerrieri-navigatori “Gruppo Loðbrók”
(Lothbrok): i Vichinghi.
Questo
è solo il punto di partenza per una nuovissima fase di ricerche alla scoperta
delle origini del grande popolo guerriero che noi chiamiamo Vichinghi, ma che
sarebbe più corretto chiamare Gruppo Loðbrók-Norreni.
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