Continuano gli
studi su
L’ABITATO ROMANO
DI PAUCIURI
I
primi scavi archeologici degli anni ’80 condotti con metodi non del tutto
scientifici e privi di un’esauriente documentazione archeologica, avevano
portato ad identificare il sito come una statio o una villa di età romana.
Allo
stato attuale delle ricerche tale tesi è ormai del tutto sperata: si tratta in
realtà di un vero e proprio abitato molto esteso che comprendeva l’intera
pianura fino alla località Larderia di Roggiano Gravina e in direzione
Nord-Ovest fino alla località Casino della Costa.
Nymphaeum
L’area attualmente scavata e
ancora in fase di studi, altro non è che un quartiere del grande abitato
provvisto di un Nymphaeum (fontana monumentale pubblica), di latrine pubbliche,
e almeno tre impianti termali (uno degli impianti è stato scavato alla fine
degli anni ’80 e ricoperto): uno pubblico e l’altro privato; l’esedra, cioè un
luogo di culto e centro culturale e di un grande portico colonnato.
Esedra
Tomba monumentale-Esedra
Le
ultime scoperte hanno smentito anche la datazione, troppo approssimata delle
prime campagne di scavo; il primo nucleo abitativo di Pauciuri risale alla fine
del III e gli inizi del secondo secolo a.C. sul quale si sovrappone un nuovo
abitato tra il I e il II sec. d.C.
Ciò
è documentato dal rinvenimento del grande horreum, un magazzino porticato e
colonnato al cui interno si conservano ancora una serie di pithoi, grandi vasi
per la conservazione delle derrate alimentari. Nel corso delle ultime ricerche
è stata rinvenuta una struttura rettangolare che faceva parte dell’horreum e
che abbiamo battezzato
Casa dei Pithoi
“La Casa dei Phitoi”, dove si conservano 4 di questi
grandi vasi. Sulla struttura, databile tra la fine del II e gli inizi del I
sec. a.C., si sovrappone la terma pubblica e la natatio (piscina privata). In
direzione Sud-Est è stata parzialmente scavata la terma privata che si
sovrappone ad un edifico con pavimento in opus spicatum coevo alla Casa dei
Pithoi.
Terma privata
L’area
Sud-Est dello scavo, in fase di studi, sembra essere abbandonata verso la fine
del IV sec. d.C. per cause che allo stato odierno delle ricerche ci sono
ignote.
Il
sito archeologico di Pauciuri, nel comune di Malvito, è tra i più interessanti,
dal punto di vista archeologico perché, a differenza di molti altri, presenta
una continuità insediativa anche dopo l’età romana e fino alla fase medievale
alta (X-XI sec. d.C.).
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