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San Nilo di Rossano |
Fu fondato durante l’impero di Giustiniano II Rinotmeto tra il VII e l’VIII sec. d.C. da alcuni monaci in fuga dalle Cicladi a causa delle tormentate vicende politiche di quegli anni.
Intorno al 951 San Nilo di Rossano vi fece visita, fermandovisi in meditazione per diversi mesi. Poco dopo, lo raggiunsero altri due monaci in fuga dai Saraceni, Stefano e Giorgio.
Il Beato Bartolomeo scrive nel bios di San Nilo che Stefano fondò un cenobio intitolato a Santo Stefano non lontano dal monastero di Agios Sozon, “a oriente del castro posto sull’altura”.
A causa delle incursioni saracene, Nilo lasciò la Calabria e si trasferì a Tuscolo, dove morì ultranovantenne; le sue spoglie furono traslate dai confratelli presso la grande abbazia bizantina di Grottaferrata.
È proprio questa, il bios del Santo, la fonte più antica dove è menzionato il più grande Monastero bizantino del Massiccio del Pollino con il suo grande e fornito scriptorium. San Nilo nacque a Rossano intorno al 910, fondò la Badia di S. Maria del Patir presso Rossano e la Badia di S. Demetrio Corone, dove poi, verso la fine del '700, si trasferì il famoso collegio italo-greco, ora italo-albanese, fondato da Papa Clemente XII.
Poco fuori da San Demetrio Corone, si incontra un agglomerato che comprende l’antico monastero di Sant’Adriano dove San Nilo vi si fermò sino a lungo.
La vita di San Nilo, il cui nome di battesimo era Nicola, ci è nota grazie al suo discepolo, il Beato Bartolomeo che ne scrisse il bios.
Sappiamo che si ritirò in meditazione presso il monastero di San Mercurio, la cui guida spirituale era San Fantino, alla sua morte, Nilo rifiutò di succedergli come abate ed ottenne il permesso di ritirarsi in meditazione presso le grotte di Sant’Angelo di Cassano allo Ionio e poi nel santuario rupestre di Sant’Angelo del monte Mula.
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IL MONASTERO DI SAN SOZONTE:
ULTIME SCOPERTE
Di Angelo Martucci
Intorno al 951 San Nilo di Rossano vi fece visita, fermandovisi in meditazione per diversi mesi. Poco dopo, lo raggiunsero altri due monaci in fuga dai Saraceni, Stefano e Giorgio.
Il Beato Bartolomeo scrive nel bios di San Nilo che Stefano fondò un cenobio intitolato a Santo Stefano non lontano dal monastero di Agios Sozon, “a oriente del castro posto sull’altura”.
A causa delle incursioni saracene, Nilo lasciò la Calabria e si trasferì a Tuscolo, dove morì ultranovantenne; le sue spoglie furono traslate dai confratelli presso la grande abbazia bizantina di Grottaferrata.
È proprio questa, il bios del Santo, la fonte più antica dove è menzionato il più grande Monastero bizantino del Massiccio del Pollino con il suo grande e fornito scriptorium. San Nilo nacque a Rossano intorno al 910, fondò la Badia di S. Maria del Patir presso Rossano e la Badia di S. Demetrio Corone, dove poi, verso la fine del '700, si trasferì il famoso collegio italo-greco, ora italo-albanese, fondato da Papa Clemente XII.
Poco fuori da San Demetrio Corone, si incontra un agglomerato che comprende l’antico monastero di Sant’Adriano dove San Nilo vi si fermò sino a lungo.
La vita di San Nilo, il cui nome di battesimo era Nicola, ci è nota grazie al suo discepolo, il Beato Bartolomeo che ne scrisse il bios.
Sappiamo che si ritirò in meditazione presso il monastero di San Mercurio, la cui guida spirituale era San Fantino, alla sua morte, Nilo rifiutò di succedergli come abate ed ottenne il permesso di ritirarsi in meditazione presso le grotte di Sant’Angelo di Cassano allo Ionio e poi nel santuario rupestre di Sant’Angelo del monte Mula.
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IL MONASTERO DI SAN SOZONTE:
ULTIME SCOPERTE
Di Angelo Martucci
Sto lavorando ad una tesi sui monasteri bizantini della Calabria. Vi serei molto grato se mi potreste fornire del materiale sul monastero di San Sozonte. Come faccio a contattarvi?
RispondiEliminaAntonio Laudadio, UNICAL.
LEGGI INFO CHE ABBIAMO AGGIUNTO.
RispondiElimina