SANTA MARIA ASSUNTA
Analisi del contesto archeologico
La chiesa di Santa Maria Assunta si eleva su una collina a breve distanza di Macellara, frazione di San Sosti, sull'estremità del sistema collinare che fa da spartiacque tra il Grondo e l'Occido, sul confine col territorio comunale di San Donato di Ninea.
Si tratta di una costruzione rettangolare absidata posizionata Nord-Sud, con abside e altare rivolto a Nord; l'edificio ha due ingressi: quello principale posizionato a Sud e un secondo ingresso laterale posizionato sul lato lungo rivolto a oriente.
Il corpo della chiesa misura m 6,17 sul lato Sud; m 9,82 sul lato Est; m 9,82 sul lato Ovest; il catino absidale misura m 8,60.
L'edificio è costruito con grossi blocchi tufacei, pietre di fiume, laterizi, coppi e malta di colore biancastro poco tenace; presenta diverse fasi edilizie che attestano più interventi di restauro. La parte più antica (XIII-XIV sec.) è visibile per almeno un metro dal suolo, costruita con una tecnica diversa dell'alzato e con diversi materiali, tra i quali frammenti di cospicui frammenti di tegole di età romana riutilizzati nella posa in opera della fabbrica.
La muratura è livellata in piani di posa con uno spesso letto di malta, frammenti di coppi e scaglietta di pietre disposti in filari regolari. L'edificio fu abbandonato nella seconda metà del XIX secolo.
Dalle ricognizioni di superficie sul piano di campagna adiacente alla struttura si notano frr. tegole di età romana e frr. di ceramica altomedievali, ciò indica che l'area dove sorge la chiesa di Santa Maria dell'Assunta presenta una frequentazione già a partire dall'età romana.