venerdì 14 marzo 2014

I SETTE ANGELI, NUOVE SCOPERTE - A CURA DI ANGELO MARTUCCI

    I Sette Angeli
Tre sono i nomi di arcangeli che la Bibbia ci fornisce: Michele, Gabriele, Raffaele; ma se si legge attentamente il Testo Biblico si scopre che in realtà gli arcangeli erano sette, come ci dice il Profeta Tobia nel suo Libro: Uriele, Sealtiele, Geudiele, Barachiele. 
Ma allora perchè la liturgia cattolica ci presenta solo tre di loro? E chi sono gli altri quattro? La risposta non è molto semplice da spiegare e da comprendere. Nel quarto secolo dell'era cristiana (363-364), il Concilio di Laodicea, per contrastare le numerose forme di magia che si innestavano sul nascente cristianesimo, fece divieto, pena la scomunica con l'espulsione dalla Chiesa, non solo dei fedeli che praticavano la magia, gli incantesimi, la stregoneria, l'astrologia e la fabbricazione di amuleti e talismani, ma anche coloro che praticavano il culto degli angeli che aveva assunto forme eccessive ed idolatriche. Da quel momento in poi, venne dunque, proibito il culto dei quattro arcangeli, che tuttavia si mantenne nella tradizione orale e in alcuni casi rappresentato in chiese di periferia e in alcune chiese importanti come quella antichissima di S. Angelo a Palermo, dove nel 1516 fu scoperto un affresco che raffigurava i sette arcangeli con i loro sette nomi. Anche nella Cattedrale di San Marco a Venezia esisteva un antico mosaico che rivestiva la volta dell'altare maggiore. Adesso questo mosaico non esiste più, ma esiste una tela dipinta nel 1513 che ritrae la Vergine con i sette angeli, raffigurata sull'antico mosaico prima che questo venisse sostituito. La tela si trova attualmente nella chesa i Santa Maria deglia Angeli a Roma. Un'altra scoperta piùttosto recente è avvenuta nella chiesa di S. Cecilia in Trastevere a Roma: Qui è stato riportato alla luce un affresco del XIII secolo che raffigura il Cristo Pantokrator contornato dai sette Angeli con ai lati la Vergine e San Giovanni Battista.

Palermo: tela settecentesca che riproduce l'antico affresco ora perduto

Ma ritorniamo all'affresco scoperto a Palermo perchè, assieme ai sette Angeli è raffigurato un ottavo angelo. Ripulito l'affresco con olio, le immagini apparvero in tutto il loro spelndore: le immagini erano dispote su tre ordini. Nel primo erano raffigurate la creazione del mondo e degli Angeli, Lucifero, ancora in stato di grazia e Michele davanti al trono di Dio.
Ma chi è veramente Lucifero? Il suo nome significa "Portatore di luce" dal latino Lux (luce) e ferre (portare). 
Ci fu un tempo in cui Lucifer era il più vicino a Dio, era l'angelo più bello tra tutti gli angeli, la sua bellezza era seconda solo a quella di Dio. Era la "Stella del Mattino", la più luminosa tra tutte le stelle. Quando Dio annunciò ai suoi Angeli che voleva dare agli uomini (sue creature) una possibilità di salvezza inviando sulla Terra il suo Figlio Unigenito come Uomo tra gli uomini, Lucifer, che odiava il genere umano in quanto lo riteneva immondo e corroto, rifiutò di accettare la volontà divina ed inginocchiarsi al cospetto della Natura Umana di Gesù. Si ribellò con i suoi seguaci scatenando una guerra nel Regno dei Cieli. Fu sconfitto da Michele e precipitato nelle viscere della terra. 
Nella Divina Commedia Dante lo descrive come una figura terrificante: con le ali di pipistrello, con tre facce, una rossa, una bianca e una gialla; con tre bocche, in ognuna delle quali vengono dilaniati e scorticati in eterno i traditori Giuda, Bruto e Cassio e mentre li divora dalla barba  di Lucifer scola sangue mescolato a lacrime...Le lacrime del pentimento per essersi ribellato a Dio.

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