lunedì 11 marzo 2013

CANTON TICINO (SVIZZERA) DALLA TERRA DELLE FAVOLE UN ALTRO TASSELLO PER LA STORIA DELL'ARTE




Massimo Valerio Rogers


















A cura di Massimo Valerio Rogers. Articolo pubblicato su Martus Journal n° 30 - Gennaio 2013
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La chiesa di San Nicolao si trova a pochi chilometri da Chiasso. È il monumento in stile romanico più importante del Canton Ticino. L'edificazione della chiesa con un monastero benedettino soppresso nel secolo XV era già attestata nel 1202 (stante quanto si legge in una pergamena proveniente della Parrocchia di Chironico) e fu completata nel 1210. Nel 1298 la chiesa viene menzionata come pertinenza dell'ordine benedettino, dipendente direttamente dalla potente Abbazia di Fruttuaria, nel territorio di San Benigno Canavese. È molto verosimile dunque che essa fungesse da chiesa di un attiguo convento del quale non rimane oggi alcuna traccia. Già al momento della visita pastorale di san Carlo Borromeo nel 1570, del cenobio non si sapeva più di quanto venisse tramandato dalla voce popolare. L'edificio è databile al secondo decennio del secolo XII. Negli anni 1940-1945 fu eseguito un restauro diretto da Paolo Mariotta (1905-1971), nel corso del quale furono in particolare cancellati gli affreschi del 1587 nella cripta, demolito il soffitto ligneo piano del secolo XVIII, tamponata l'apertura settecentesca in facciata. Si presenta come un edificio rettangolare in conci di granito regolarmente e accuratamente disposti, concluso da un coro quadrato e da un'abside semicircolare. Lo stile architettonico della chiesa, a navata unica, interpreta fedelmente i canoni del romanico lombardo. 


Giornico (Chiasso): chiesa di San Nicolaos


La facciata, divisa in tre assi, presenta la tipica forma a capanna, con due alte lesene, unite in alto da arcate cieche binate, che inquadrano il portale ed archetti pensili che danno slancio all'edificio; il timpano presenta una bifora e una finestra cruciforme. Sulla facciata, il portale centrale è impreziosito da due leoni stilofori e da capitelli scolpiti. Ambedue i portali ovest e sud hanno un architrave e archivolti graduati compresi in un arco cieco rialzato che a sud sviluppa un'edicola aggettante. In basso, sempre sulla facciata, trovano posto robuste sculture in pietra di forma zoomorfa e fantastica, tipici del gusto ispirato dai bestiari medievali. Le decorazioni realizzate con conci di pietra che disegnano gli archetti pensili, corrono lungo tutta la chiesa, sulle pareti laterali e lungo l'abside semicircolare. Un secondo portale, che si apre nella parete sud, presenta anch'esso interessanti elementi scultorei, come le barbute teste virili ricavate nelle mensole decorative che sorreggono l'architrave. Nell'angolo nord-est della navata il campanile pensile della chiesa presenta, ai vari piani, la consueta successione di monofore nei primi due piani e bifore in quelli superiori ed è coperto da tetto a padiglione.

Giornico (Chiasso): facciata della chiesa di San Nicolaos
. L'interno della chiesa si presenta con un'unica navata, con soffitto del 1945 a capriate scoperte, che conduce al presbiterio posto in posizione alquanto sopraelevata, al quale si accede per mezzo di una settencentesca scala a due rampe (tracce dell'originale non sono state reperite durante il restauro). Al centro delle pareti laterali della navata sono visibili due semipilastri a sezione rettangolare che forse un tempo sostenevano un'arcata divisoria tra lo spazio dedicato ai fedeli e quello riservato ai monaci. L'aula presbiteriale ha forma quadrata e termina con l'abside semicircolare che prende luce da due monofore.

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Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: catino absidale

Al di sotto del presbiterio è subito visibile (stante una soluzione architettonica alquanto inconsueta nelle chiese romaniche) l'elegante cripta; ad essa si accede scendendo pochi gradini. È divisa in tre piccole navate mediante otto colonne e semicolonne addossate con capitelli riccamente scolpiti, tutti diversi tra loro, che ripropongono, nella varietà dei motivi vegetali, geometrici e zoomorfi (leoni, lepri, capre,...): la suggestione del simbolismo medievale. Subito dopo l'ingresso, a sinistra, è posta una preziosa vasca battesimale romanica del XII secolo, proveniente dalla vicina chiesa parrocchiale di San Michele, usata a lungo come fontana nel villaggio. Si tratta di una vasca di inconsueta forma esagonale ricavata da un blocco unico di pietra, decorata con bassorilievi con simboli legati al sacramento del battesimo. Essa presenta colonnine variamente sagomate sugli spigoli e bassorilevi con animali simbolici sui quattro lati, una croce astile e nove rosette. La chiesa è ornata al suo interno da interessanti cicli di affreschi. 

       Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: capitello della cripta, XII sec.
          Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: capitello della cripta, XII sec.


        Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: capitello della cripta, XII sec.


         Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: la cripta, XII sec.

Sulla parete sinistra della navata si trovano frammenti di dipinti romanici (XIII secolo(?) tra i quali è ancora ben riconoscibile una Ultima Cena. Sulla parete sud: resti di una teoria di Santi di cui rimangono solo le figure di un monaco e di un Santo vescovo, e un San Cristoforo. L'abside è interamente ricoperta da affreschi tardogotici datati (1478) e firmati da Nicolao da Seregno, artista soprattutto attivo nel Canton Ticino, che si attarda su un linguaggio pittorico ancora di gusto marcatamente gotico. Gli affreschi in questione hanno ritrovato piena leggibilità dopo un accurato restauro che ne ha restituito la brillantezza dei colori. Iniziando dal catino absidale, troviamo il Cristo in maestà posto in una mandorla di luce ed attorniato dai simboli degli Evangelisti in Tetramorfo. Nella fascia inferiore troviamo la raffigurazione di una serie di Santi che dovevano essere particolarmente cari alla religiosità popolare. Da sinistra verso destra sono riconoscibili San Gottardo di Hildesheim Vescovo, San Vittore, San Pietro apostolo (ritratto come primo pontefice), San Nicola di Bari (con a fianco i tre bambini posti nella tinozza sulla quale il Santo compì il suo celebre miracolo); troviamo poi, dopo la monofora centrale, una Crocifissione con la Madonna e San Giovanni, e poi ancora, dopo una seconda monofora, le figure di Santa Margherita e Santa Maria Maddalena. Colpisce l'attenzione, sopra la monofora centrale, un'inconsueta raffigurazione della Trinità. Si tratta dell'immagine iconografica del vultus trifrons o Trivultus (che si presenta come figura con tre teste e quattro soli occhi), immagine che fu in seguito - per la sua natura mostruosa - proibita dalla Chiesa. Ai lati del coro troviamo altri affreschi eseguiti anch'essi da Nicolao da Seregno: una Natività sull'altare, un Santo Vescovo (verosimilmente San Nicola di Bari), una elegante Madonna in trono, e l'Agnello di Dio sulla volta del coro.


        Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: affresco del catino absidale, XIII secolo. Teoria di Santi (da destra a sinistra, San Pietro, San Paolo, San Nicola).


Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: affresco del catino absidale, XIII secolo. Part. affresco di San Nicola.

Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: affresco del catino absidale, XIII secolo. Santa Margherita e Santa Maddalena.

          Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: leone del portale, XII secolo.

Giornico (Chiasso), chiesa di San Nicolaos: parete esterna occidentale, vitello, XII secolo.
      

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