Ricerche a cura di: Angelo Martucci - Giovanni Martucci - Antonio Cozzitorto
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- La chiesa intitolata a Santa Rosalia è situata sul sistema collinare che delimita a Nord-Ovest la valle dell’Esaro, nella contrada Macellara, in una posizione dominante l’intera vallata. Da qui sono perfettamente visibili i centri abitati di Altomonte, Roggiano Gravina, San Marco Argentano; verso Sud-Est, lo sguardo si perde sulla piana di Sibari in direzione di Schiavonea e Corigliano.
- È un edificio a navata unica impostato su un banco di roccia sedimentaria dell’Olocene (1.000.000 di anni), che a prima vista sembrerebbe di fabbrica recente e senza alcun valore storico-artistico. Ma, da un’analisi attenta ci si rende subito conto che ci troviamo di fronte ad un contesto molto più interessante di quanto non si possa immaginare: è perfettamente orientato Ovest-Est con Abside rivolto ed Est; presenta due ingressi, quello principale (il più antico) è posto sul lato corto occidentale, l’altro ingresso secondario è posto sul lato sinistro. La chiesetta è alloggiata su un alto podio tagliato nel banco di roccia tenera e vi si accede mediante due gradini, che originariamente, per questioni dottrinali, dovevano essere necessariamente tre.
- La struttura è stata rimaneggiata non molti anni fa, senza osservare nessuna regola vigente in materia di restauro: le pareti esterne ed interne sono state intonacate, sul lato destro della struttura si nota appena ciò che rimane di una finestra, molto probabilmente faceva parte di una fila di monofore che anticamente servivano a conferire stile armonico al tempietto e portare luce al suo interno. Anche le pareti interne sono state intonacate, fortunatamente, però, sembra che non sono stati toccati gli intonaci antichi, sicuramente dipinti ad affresco; infatti, in alcuni punti, si nota il distaccamento degli stucchi moderni ed il riaffiorare di brevi porzioni di antico intonaco affrescato.
- Il catino absidale è perfettamente conservato non ha subito nessun rifacimento (presenta solo uno strato di intonaco recente); raggiunge un’apertura di m 2,16 all’interno e m 5,50 di circonferenza all’esterno per un’altezza di m 4,40. La pianta dell’edificio misura m 12,60x7,30 all’esterno e 11,50x5,40 all’interno.
- Degni di nota sono due opere conservate al suo interno e che necessitano di un restauri immediati: si tratta di una tela raffigurante la Madonna Assunta, presumibilmente del XVIII secolo e di una scultura lignea raffigurante Santa Lucia databile a prima vista tra il XVII e il XVIII secolo.Tela raffigurante l'AssuntaScultura lignea di Santa LuciaLa chiesa di Santa Rosalia di Macellara trova confronto puntuale con quella del Pantano, nel comune di San Donato di Ninea, risalente al X secolo. È da notare che anche la chiesa del Pantano aveva subito diversi rimaneggiamenti, tanto da apparire, a prima vista come un edificio moderno senza alcun valore storico-artistico, ma gli ultimi restauri hanno riportato alla luce ben tre strati di affreschi bizantini, il più antico, risale al X secolo.Anche in questo caso, si rendono indispensabili una serie di ricerche stratigrafiche in modo da riportare la chiesetta di Macellara agli antichi splendori di un tempo molto remoto.