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martedì 4 aprile 2017

Sulle misteriosi origini dei Vichinghi PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITA’ DI HELSINKI E QUELLA DI FOGGIA Prima campagna di scavi archeologici condotta da un’equipe italiana a Oulu, nella Finlandia del Nord


Sulle misteriosi origini dei Vichinghi
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITA’ DI HELSINKI
E QUELLA DI FOGGIA
Prima campagna di scavi archeologici condotta da un’equipe italiana a Oulu,

nella Finlandia del Nord
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A cura di:
Angelo Martucci - Emanuele Petrone

Finlandia, Oulu: pittura rupestre, IX-VII millennio a.C.

Dal punto di vista archeologico, la Finlandia è la meno esplorata e la meno conosciuta al mondo, eppure è la terra del leggendari Vichinghi, che con le loro piccole, ma velocissime imbarcazioni furono i primi a circumnavigare l’intero globo. Tuttavia, poco o nulla si sa dei primi insediamenti umani che dettero i natali a questo popolo fiero e bellicoso, questo a causa di due fattori principali: il clima proibitivo in alcuni periodi dell’anno e la quasi assenza di discipline accademiche con indirizzo archeologico. E’ l’Università di Helsinki una delle poche ad avere un dipartimento di Storia ed Archeologia (mutuante dalla Facoltà di Lettere), di recentissima fondazione, ma, che al momento non vanta di un vero e proprio staff di archeologici, per questo motivo ha stipulato un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Foggia, che a sua volta ha istituito il corso di laurea in Archeologia dei Norreni.
Questo è il punto di partenza per una serie di ricerche archeologiche in un Paese ancora vergine e quasi sconosciuto ed è per questo motivo che lo staff di ricercatori e studenti che a breve si trasferiranno in Finlandia potranno essere considerati dei veri e propri pionieri di un nuovo ramo della ricerca archeologica “l’archeologia dei Norreni” in uno Stato del Nord Europa.    
I pochi dati messi a disposizione dall’Università di Helsinki ci dicono che le prime tracce di antropizzazione dell’area Nord dell’attuale Finlandia risalgono al 4200 a.C. identificabili con la cultura “Kunda” e successivamente con la cultura “Narva”, i cui tratti somatici appartengono al ceppo mongolico. E qui la prima incongruenza: nelle vicinanze del centro abitato di Oulu è stata rinvenuta una rete da pesca datata all’8000 a.C.
Chi abitava, dunque in quei posti prima dell’arrivo del ceppo mongolico? E perché del ceppo mongolico nell’area non è rimasto nessun insediamento? (bisogna andare in Lapponia per trovare attualmente questo ceppo etnico). A chi apparteneva quella rete da pesca risalente all’8000 a.C.?
Con molta probabilità ad un popolo antichissimo del posto, sopravvissuto all’ultima glaciazione, come ci suggeriscono alcune pitture rupestri scoperte recentemente nei pressi di Oulu, databili tra l’8000 e il 6000 a.C.
Due elementi fondamentali per identificare questa cultura denominata Soumusjarvi, e furono proprio loro a respingere le genti del ceppo mongolico proveniente dalla Lettonia verso Nord. Inizialmente, questo popolo viveva principalmente di caccia, ma ben presto iniziarono ad apprendere il mestiere del raccogliere, del coltivare e dell’organizzarsi in gruppi sempre più numerosi dando inizio alle razzie ed alle scorrerie verso sud.
Le nuovissime ricerche archeologiche ci hanno fatto azzardare un nuovo termine (suggerito da Beda il Venerabile, monaco inglese vissuto tra il VII e l’VIII sec. d.C.) per identificare questi guerrieri-navigatori “Gruppo Loðbrók” (Lothbrok): i Vichinghi.
Questo è solo il punto di partenza per una nuovissima fase di ricerche alla scoperta delle origini del grande popolo guerriero che noi chiamiamo Vichinghi, ma che sarebbe più corretto chiamare Gruppo Loðbrók-Norreni. 

lunedì 23 gennaio 2017

NORVEGIA: STRAORDINARIA SCOPERTA SULLE ORIGINI DEI VICHIGNHI. Attestata la veridicità sull'Aquila di sangue.


  Dorset, Norvegia; Rituale vichingo II millennio a.C.

La notizia della scoperta è a cura di Emanuele Petrone, studente di Archeologia Nordica" presso l'Università di Foggia.

Due pile separate di ossa nei villaggio vichingo presso Dorset. Una conteneva solo le ossa dei corpi. In un'altra erano raggruppati i teschi di 54 Vichinghi. L'idea iniziale degli archeologi fu che i Vichinghi fossero stati sconfitti dagli occupanti del villaggio che assediavano, i loro corpi smembrati e poi seppelliti in una fossa comune. Ma le  teste fossero tagliate di netto da un colpo di spada frontale lascia qualche dubbio. Da attente analisi di laboratorio si è scoperto, invece che quei Vichinghi furono uccisi e poi sepolti seguendo un complesso rituale di smembramento dei corpi e decapitazione, secondo la migliore sceneggiatura di film horror. Si tratta di un rituale propiziatorio, secondo il quale bisognava placare le divinità e benedire la terra col sangue dei più valorosi guerrieri. Ma non si è trattato di una mattanza verificatasi in una sola volta, come si era pensato al momento della scoperta; si tratta di un luogo di culto frequentato per almeno un secolo. Ma le scoperte che hanno dello straordinario sono due essenzialmente: (1), tre scheletri presentano un particolare rituale chiamato dai Vichinghi "Aquila di sangue". Era la condanna che spettava ai traditori. Consisteva in una cerimonia espiatoria per la vittima designata che si era macchiata del crimine di tradimento: il re-sacerdote faceva inginocchiare la vittima senza che questa fosse legata, gli veniva aperta la cassa toracica dalla zona cervicale alla parte addominale, venivano tagliate delicatamente le costole, venivano estratti i polmoni e disposti a forma di ali di aquila, tutto questo mente il soggetto era ancora vivo e finalmente il sacerdote infilava la mano nella gabbia toracica e strappava il cuore. (2), gli scheletri e gli oggetti rituali risalgono alla prima metà del II millennio a.C.
Questa scoperta porta a riconsiderare tutto quello che era stato scrito sul popolo vichingo fino a questo momento e che ne collocava le origini al VII-VIII sec. d.C. 

Tuttavia, rimanevano gli interrogativi sul fatto che un popolo non può nascere ed avolversi dal nulla. Interrogativi, adesso che hanno trovano una prima, anche se perziale risposta: già nel II millennio a.C. esisteva un popolo di guerrieri che occupava la Norvegia e le terre del nord, che noi conosciamo col nome di Vichinghi. 

   Dorset, Norvegia; Pietra runica, II millennio a.C.

    Dorset, Norvegia; Rune incise su ossa umane, II millennio a.C.


                                                                         di:  Angelo Martucci