venerdì 17 giugno 2011

I CASALINI DI SAN SOSTI (ARTEMISIAM)



Torre occidentale, IX-X sec. d.C.

Il Kastron dei Casalini si trova a San Sosti, in Provincia di Cosenza. E' posto a quota 896 m s.l.m. all'imbocco della gola del fiume Rosa, a strapiombo sulla Basilica della Madonna del Pettoruto.
E' una città fortezza bizantina risalente al IX-X sec. d.C. costruita su un insediamento longobardo del VII-VIII sec. d.C.

Lancia longobarda, VI sec. d.C.

Le prime tracce di frequentazione risalgono al Neolitico Recente (IV-III millennio a.C.) e al Bronzo Antico. Durante gli scavi archeologici del 2001 e del 2003 condotti dall'Università della Calabria sono stati riportati alla luce i resti del pavimento di una capanna propostorica, alcune asce in pietra e una grande quantità di ceramica ad impasto databili al III-II millennio a.C.
Apparentemente, il sito non presenta tracce insediative di età greca, infatti, l'abitato sembra interrompersi verso la tarda età del Ferro e riprende intorno al V-VI sec. d.C.

Settore sud-est, scavo archeologico settembre 2003

Gli scavi archeologici del 2003 hanno riportato alla luce un cospicuo tratto di cinta muraria rinforzato da torri databile, in base ai materiali archeologici, al V-VI sec. d.C.

Scavo settembre 2003, cinta area sed-est. V-VI sec. d.C.

A breve distanza è stata rinvenuta, nel corso di ricognizioni di superficie, una moneta in bronzo di Adriano (117-138 d.C.) che attesta la frequentazione del sito anche in età romana imperiale.
Sestertio di Adriano, 117-138 d.C.               D/

Sestertio di Adriano, 117-138 d.C.               R/

Le evidenze monumentali dei Casalini risalgono al periodo bizantino di IX-X secolo. Il kastron vero e proprio descrive una pianta trapezoidale protetta da ben due cortine difensive ed una terza posta più a valle (scoperta durante lo scavo del 2003). Si accedeva alla cittadella attraverso una porta a tenaglia, cioè, una strada incastrata tra due torri, che costituiva una efficace difesa contro eventuali attacchi nemici.

Torre A della porta a tenaglia, IX-X sec. d.C.

Torre-cisterna B della porta a tenaglia, IX-X sec. d.C.

Sul punto più alto della cittadella è situata la chiesa a navata unica è pianta longitudinale. E' una piccola chiesetta bizantina con abside centrale rivolto a est, secondo i canoni della liturgia orientale, e due absidioli minori, diakonikon e prothesis. Il tempietto è databile al IX-X sec.

Chiesetta bizantina, IX-X sec.

Chiesetta bizantina, IX-X sec. Part. dell'abside.

Il punto di massima difesa del kastron era il mastio centrale, posto sulla prima cortina muraria a protezione dell'acropoli. Raggiungeva i dieci metri d'altezza e si appogiava direttamente sulla roccia di monte. Ai suoi piedi era posta una grande cisterna per l'approvvigionamento idrico che serviva a resistere ad un assedio molto prolungato. Si accedeva alla cisterna dal mastio tramite una gradinata che si appoggiava al muro perimetrale. 

Il mastio centrale, IX-X sec. d.C.


Dalle ultime indagini stratigrafiche è risultato che la cittadella-fortezza dei Casalini, impropriamente identificata con Artemisiam, fu abbandonata intorno alla metà del XIV sec. d.C., forse perchè aveva perduto la sua antica importanza strategica.



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RIFERIMENTI BIBBLIOGRAFICI

-   Carbone Stefano - "SIBARITIDE PROTOSTORICA - Enotr e Achei La cultura materiale : produzione e circolazione".
Martus Editore, San Sosti, 2011.
-   Angelo Martucci - Giovanni Martucci "ARCHEOLOGIA E TOPOGRAFIA NELLA VALLE DELL'ESARO E DELL'OCCIDO", Roggiano Gravina, 2006.
-   Roma Giuseppe "SULLE TRACCE DEL LIMES LONGOBARDO IN CALABRIA" in MEFRM, Moyen Age, 1998.
-   Zancani Montuoro Paola "RICERCHE INTORNO A TEMESA: ERA E IL DEMONE", estratto degli Atti Memoria della società Magna Grecia, Roma, 1969.
-   Guarducci Margherita "LA SCURE MARTELLO DI SAN SOSTI, in Società Magna Grecia, Roma, 1969.
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Angelo Martucci


5 commenti:

  1. Iniziative come queste stimolano la crescita culturale, complimenti per il sito e per tutte le altre iniziative della Martus Editore. Foto eccezionali!

    Adelina Cauterucci

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  2. Bella l'archeologia! Per non parlare dell'archeologo!

    Ria Antoniou

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  3. Complimenti veramente bello.
    Sono passati 8 anni da quello scavo ma sembra ieri, il tempo vola e le persone cambiano!

    Caterina

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  4. Una vera e propria relazione tecnico-scientifica con tanto di bibliografia.

    Maria Francesca Ciardullo.
    PS: anche in questo caso mi servirebbe la foto della moneta.

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